CAVALLO

Le patologie respiratorie dei nostri amici Cavalli

Le patologie respiratorie del cavallo rappresentano, dopo le patologie ortopediche, la causa più importante del calo delle prestazioni sportive e, se trascurate, possono avere importanti ripercussioni sulla normale fisiologia di funzionamento dell’apparato respiratorio.

In questo sembra avere un importante ruolo la scuderizzazione degli animali. Infatti soltanto l’1-2 % dei cavalli allo stato brado è affetto da patologie respiratorie contro circa il 60% di quelli scuderizzati.

Eziologia delle patologie respiratorie

Con l’arrivo dei primi freddi è bene prestare molta attenzione ad una serie di patologie che possono alterare la funzionalità dell’intero apparato. Le brusche variazioni di temperatura spesso non consento al cavallo di adattare le proprie difese al clima e rischiano di mandare in crisi il suo sistema immunitario. Se è vero che bisogna evitare i colpi d’aria, è pur vero che bisogna fare attenzione anche all’ambiente in cui essi vivono. Il microclima dei box è fondamentale.

Durante il periodo freddo i cavalli tendono ad essere mantenuti più a lungo in ambienti chiusi e non sempre ben ventilati, il che può comportare un aumento della concentrazione di polveri, di spore e di gas nocivi, prodotti dalle deiezioni, causando flogosi infiammatorie o allergiche dell’apparato.

Tra le cause di patologie, accanto ai fattori ambientali, non sono da escludere quelli infettivi.

Le più comuni patologie di origine infettiva che coinvolgono l’apparato respiratorio del cavallo sono: influenza, rinopneumonite, arterite, polmoniti e/o pleuropolmoniti batteriche (Streptococcus zooepidemicus, E.Coli, Klebsiella Pneumoniae, Actinobacillus, Pasteurella, Mycoplasma, Clostridi) e micotiche.

Nei cavalli sportivi, inoltre, i lunghi spostamenti da un impianto sportivo a un altro, il continuo contatto con nuovi gruppi e l’intensa attività atletica, possono predisporre la comparsa di infezioni virali, le quali inducono manifestazioni patologiche primarie e predispongono all’insorgenza di infezioni batteriche secondarie.

Dunque appare evidente come anche solo un solo fattore ambientale, climatico o infettivo possa scatenare una patologia che, anche se apparentemente banale all’inizio, se trascurata, può portare alla comparsa di infezioni secondarie batteriche da parte di germi presenti nell’ambiente e/o nelle stesse vie respiratorie del cavallo.

8095840953_01f2a417be_h

Il sintomo più comune: la tosse

La tosse è soltanto uno dei tanti sintomi di un problema respiratorio. Essa è un fenomeno naturale e spesso non implica la presenza di una malattia.

Si tratta, infatti, di un atto solo in parte (ed in alcune circostanze) volontario, che viene stimolato dall’irritazione di terminazioni nervose che si trovano nella laringe, nella trachea e nei bronchi.

La tosse può essere acuta o recente ed è quindi legata ad infezioni e/o irritazioni delle alte vie respiratorie (laringe, trachea) o di quelle basse (bronchi, bronchioli); le cause più comuni di tosse acuta comprendono le malattie da raffreddamento, la laringite acuta, la tracheite acuta, la bronchite acuta, le allergie. La tosse può anche essere cronica, cioè insorta da lungo tempo e resistente ai trattamenti. In questo caso, è purtroppo sovente accompagnata anche da un malessere generalizzato. Le cause più comuni della tosse cronica possono essere le infezioni croniche dell’apparato respiratorio come i focolai di polmonite, la bronchite cronica, le allergie e le dilatazioni dei bronchi.

La tosse non rappresenta l’unico sintomo ma è sempre accompagnata da altri sintomi più o meno gravi a seconda del tipo di affezione.

Nel caso di un semplice raffreddore, affezione che colpisce le prime vie respiratorie, si potrà notare, oltre alla tosse, la presenza di uno scolo nasale più o meno abbondante (detto muco), una congestione nasale, catarro, starnuti e spossatezza.

Nel caso di forme virali si ha febbre, tosse, abbattimento, scolo nasale abbondante e problemi respiratori più gravi.

Le infezioni batteriche spesso insorgono secondariamente o ad un raffreddore non curato o a forme virali. In questo caso noteremo febbre persistente, scolo nasale, tosse umida e produttiva, abbattimento e mancanza di appetito. È bene fare molta attenzione alle infezioni batteriche in quanto, se non curate tempestivamente, lasciano danni permanenti nei polmoni, trachea e prime vie respiratorie.

Metodi diagnostici per le patologie respiratorie

Il mezzo più comune per diagnosticare una patologia polmonare e/o dell’apparato respiratorio, è dato in primo luogo dall’auscultazione per mezzo di un fonendoscopio. Attraverso questa si può stabilire la presenza di rumori e sonorità anomale dei polmoni.

Un buon ausilio diagnostico è poi rappresentato dall’endoscopia che consente di valutare le vie respiratorie dall’interno, mostrando l’eventuale presenza di muco o catarro e consentire anche un prelievo dello stesso per effettuare altri esami di laboratorio specifici atti a trovare la causa infettiva primaria e stabilire la giusta terapia.

La terapia da affrontare

A seconda del risultato della visita clinica, la terapia può comprendere antibiotici per l’infezione, un mucolitico come espettorante e, in caso di infiammazione più grave, anche l’uso di antinfiammatori cortisonici. Nei casi di bolsaggine si possono utilizzare diversi broncodilatatori. Un ottimo ausilio nella gestione delle patologie è rappresentato anche dall’uso dell’aereosol, diretto a sciogliere il muco e a consentire una più rapida eliminazione per evitare infezioni secondarie e o cronicizzazioni.

Medico Veterinario – Dott.ssa ALESSANDRA PALOMBA

Il consiglio naturale di Union B.I.O.

In presenza di disturbi dell’apparato respiratorio UNION B.I.O. consiglia:

  • PNEUMOVENT: mangime complementare ad azione balsamica, decongestionante, utile in caso di catarro, tosse ed irritazione. Facilita il passaggio dell’aria nelle vie respiratorie congestionate.
  • PNEUMORESP: soluzione per aereosol utile per decongestionare le vie aeree più profonde favorendo l’espettorazione, evitando l’insorgenza o il peggioramento di forme secondarie anche a carattere stagionale.
  • PNEUMOGO: mangime complementare che drena e fluidifica gli spazi intralveolari, utile prima degli sforzi intensi e prolungati. Ha un’importante azione cardio protettiva e immunostimolante.

Photo: David DeHetre

Related Posts

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.