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Mucillagini e stomaco: scopri i benefici della BISMALVA (Althea officinalis)!

L’Althea officinalis è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae, che cresce spontanea lungo corsi d’acqua e comunque in luoghi umidi e freschi. Può raggiungere il metro e mezzo di altezza, ha un fusto eretto ricco di peluria che gli conferisce un aspetto vellutato, foglie ovali, larghe ed appuntite, e possiede dei fiori che variano dal bianco al rosa composti da 5 petali ben visibili da giugno a settembre. Il frutto è formato da numerosi  acheni disposti  uno vicino all’altro.

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Si utilizzano le radici (Althaeae radix) e le foglie (Althaeae folium) per il loro contenuto di mucillagini, zuccheri, asparagina, oli grassi e pectine.

DROGA: si utilizzano foglie, fiori e radici. Le foglie si raccolgono a giugno, i fiori a luglio, mentre le radici, che prevedono però l’estirpazione della pianta, possono essere raccolte ad ottobre e sono ricche di mucillagini (25%), componente fondamentale per lenire le mucose irritate.

PRINCIPI ATTIVI: Mucillagini, D-galactosio, l-ramnosio, acidi D-glucuronico e D-galacturonico, flavonoidi, fenoli, scopoletolo, amido, asparagina, tracce di olio essenziale (% differenti in radice, fiori e foglie)

PROPRIETA’ DELL’ALTHEA: antinfiammatoria, emolliente, decongestionante.

COME SI UTILIZZA

USO ESTERNO: in forma di sciacqui e gargarismi è utile in caso di infiammazioni quali gengiviti ed afte, oppure come lenitivo nei bimbi nella fase di crescita dei denti. Ad uso topico è interessante in caso di bruciature, piaghe, punture di insetto e foruncolosi.

USO INTERNO: la radice, spesso associata alla liquirizia, viene utilizzata nella creazione di sciroppi contro la tosse e per le prime vie respiratorie, mentre tisane ed estratti della pianta sono fondamentali per cistiti e contro infiammazioni gastriche ed intestinali, incluse ulcere e sindrome del colon irritabile. La sua mucillagine ha una valida azione ipoglicemizzante utile in caso di diabete o iperglicemia.

IN CUCINA: le sue foglie più giovani sono ottime fresche in insalata, ma possono essere cotte e condite con olio e sale, per un ottimo e nutriente contorno. Le radici possono essere frullate in acqua e aggiunte a marmellate o altri composti dolci, per ridurre l’utilizzo dello zucchero.

QUALCHE CURIOSITA’

Il nome Althea deriva dal verbo greco “Althain”, che significa “curare”, “risanare”, nome idoneo alla pianta dotata di queste fantastiche proprietà emollienti e lenitive in grado di placare e guarire fastidi anche gravi. Viene chiamata anche bismalva per le sue proprietà forti e simili a quelle della malva. Le sue proprietà curative erano già note nella medicina umorale di Ippocrate, ma si trovano suoi riferimenti anche in testi di Orazio, Marziale, Virgilio, Plinio e Dioscoride.

NATURALE SI PUO’: l’Althea officinalis per il CAVALLO

phILOGASTRO è un prodotto naturale formulato con estratti di piante offinali, utilissimo in caso di disturbi gastro-enterici quali l’EGUS (Sindrome dell’Ulcera Gastrica). In questo formulato ricco di estratti sinergici, unico e sicuro, l’Althea officinalis, grazie alla sua grande quantità di mucillagine, esercita proprietà gastro-protettrici, adsorbenti sulle tossine, antinfiammatorie, lenitive ed antispasmodiche.

Il suo effetto positivo sull’apparato digerente dei cavalli, è stato oggetto di uno studio effettuato dalla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Pisa su animali ospiti nella facoltà e che presentavano già tale problematica.

Photo:Jamiecat * , Lotus Johnson

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