CAVALLO

L’ippoterapia: un’attività terapeutica a 360 gradi

Con il termine “ippoterapia” si vuole intendere l’equitazione a scopo terapeutico che, avvalendosi del rapporto uomo–cavallo, agisce a livello neuro-motorio e neuro-psicologico.

L’ippoterapia ha origini molto antiche, già Ippocrate di Coo (460-370 a.C.) suggeriva lunghe cavalcate per combattere l’ansia e l’insonnia; la prima documentazione su base scientifica la troviamo nel 1759 per opera del medico Giuseppe Benvenuti.

In Italia viene introdotta nel 1975 dalla Dott.ssa Danièle Nicolas Citterio che ha contribuito allo sviluppo e alla conoscenza della Terapia con Mezzo del Cavallo (TMC), attraverso l’opera dell’Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre.

Nel 1986 il decreto 610 del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero della Sanità, riconosce la personalità giuridica ed approva lo Statuto dell’A.N.I.R.E..

Che cos’è e a cosa serve?

Cercando di semplificare il più possibile tale concetto, è possibile definire l’ippoterapia come l’unica tecnica riabilitativa che si serve di uno strumento animato, riservato, timoroso, forte ed imprevedibile: il cavallo.

Questo è reso possibile osservando le caratteristiche morfologiche e biomeccaniche dell’animale, unite ad un’indole generosa e paziente.

Il movimento del cavallo facilita e migliora la possibilità di trasmissione di un impulso, per ottenere una riduzione della resistenza da parte del soggetto, ovvero ne favorisce il movimento.

Il lavoro fatto a cavallo inibisce le patologie, perché si tenta di ridurre e normalizzare il tono posturale utilizzando schemi di movimento che riescono a rompere i pattern (schemi) inibitori.

La scelta del programma terapeutico

Il programma terapeutico di recupero non deve mai prescindere dalla motivazione e dall’interesse del soggetto che deve accostarvisi il più possibile, sicuramente un animale che ci aspetta per lavorare, provoca una spinta motivazionale maggiore rispetto ad un materasso dal carattere virtuale rinchiuso in ambiente sterile.

Proprio per questo motivo la rieducazione equestre come terapia psicomotoria, trasforma l’individuo portatore di handicap da oggetto a soggetto attivo. L’approccio psicomotorio non va alla ricerca di ciò che all’individuo manca, ma di ciò che l’individuo possiede: rende il soggetto protagonista.

ippoterapia

In che modo si cerca di rendere il soggetto protagonista?

Il soggetto viene coinvolto nella sua totalità con un metodo terapeutico globale, difficilmente questo accade con altre terapie, in cui, attraverso la pratica di un’ attività ludico sportiva avente come mezzo il cavallo, l’individuo viene attivato nel suo complesso, motorio, psichico, intellettivo e sociale. Il cavallo ottiene la partecipazione del paziente non più inteso come entità da assistere e curare, ma soggetto da recuperare nella sue potenzialità, con stimolazioni visuo-spaziali, olfattive, acustiche e tattili.

ippoterapia

Per far muovere il cavallo è necessario finalizzare i propri movimenti ad uno scopo, perché questi portano ad una risposta immediata da parte dell’animale.

La relazione che si crea è di tipo triangolare, il cavallo è co-terapista: offre aiuto senza imporsi, interviene senza interferire o aggredire, ed i comportamenti non desiderabili creano un’esperienza diretta che provoca situazioni e sollecitazioni che vengono affrontate con il supporto ed il sostegno emotivo e mentale del terapista.

Il cavallo allevia e solleva sia fisicamente che mentalmente il soggetto protagonista, divenendo suo alleato e distruggendo quelle barriere che spesso si vengono a creare portando e trasformando la riabilitazione in un momento unico e speciale che solo la triade soggetto – cavallo- ippoterapista può arrivare a sperimentare.

Silvia Tondù

BIBLIOGRAFIA

  • A. Artuso, “Abilitazione e riabilitazione”, Centro Paolo V di Casalnoceto (AL), anno XXIII n°2, 2014, pp.15-34
  • M. Frascarelli – D. N. Citterio, “Trattato di Riabilitazione equestre”, Phoenix editrice, Roma, 2001 

SITOGRAFIA

Photo: Chris RobertshawDark DwarfKarsun Designs

Related Posts

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.